MAG 21, 2020
Commenti: 0
Smart Home è un concetto relativamente nuovo che ha acquisito, in questi ultimi anni, un grande spazio nell’immaginario collettivo. Con l’introduzione nel mercato europeo degli assistenti vocali di Google (Google Assistant) e Amazon (Amazon Alexa) in particolare, si è sviluppato un nuovo modo di pensare la casa, plasmato dalle nuove possibilità proposte da questi strumenti.
Gli assistenti vocali non solo hanno introdotto grandi novità in termini di funzionalità per gli utenti, ma fungono anche da traino per l’intero settore, che ha visto un incremento nelle vendite di soluzioni smart per la casa.
I dati dell’Osservatorio DIGITAL INNOVATION del Politecnico di Milano, dimostrano che nel 2020 il mercato della SMART HOME in Italia raggiungerà il valore di oltre 530 mil €, in forte crescita rispetto all’anno precedente (+40%). Questo pur considerando che i “best in class” a livello europeo (Uk e Germania), sviluppano un mercato domestico di oltre 2,5 miliardi di € ciascuno.
Andando più nel dettaglio, un’altra fonte (STATISTA), dimostra come, al netto della presente emergenza sanitaria, si prevede che i dati specifici legati alla gestione smart dell’energia, della sicurezza, del comfort e dell’illuminazione continuino a crescere, seguendo il trend della digitalizzazione.
La terminologia “smart home“, figlia della domotica e del più conosciuto Internet of Things, è l’insieme delle applicazioni/prodotto che concorrono a realizzare un’abitazione connessa, integrabile e intelligente, in grado di conciliare le esigenze di comfort, sicurezza del trattamento dei propri dati e risparmio energetico.
I fattori che rendono la Smart home così interessante per gli utilizzatori sono molti, il primo è sicuramente la possibilità di gestire i dispositivi di casa, come luci, termostati, tapparelle o tende elettriche e altri elettrodomestici in modo smart, attraverso quindi il proprio smartphone, anche da remoto o in casa tramite gli assistenti vocali. A seguire troviamo il monitoraggio dei consumi di singoli dispositivi e la possibilità di programmare e organizzare i vari prodotti smart della casa in maniera coordinata.
I dati confermano che in Italia il settore della Smart home stia riscuotendo un successo crescente soprattutto perché le soluzioni proposte permettono di ottenere dei vantaggi tangibili senza investire ingenti quantità di denaro. Questo, unito al trend sempre più confermato che vede gli italiani più interessati alle ristrutturazioni che alle nuove costruzioni, certifica la bontà delle previsioni rispetto al futuro della casa smart.
Cosa cercano dunque gli italiani quando pensano di trasformare la propria abitazione in una Smart home?
La domotica è la disciplina che si occupa dello studio delle tecnologie volte a migliorare la qualità della vita nella casa e negli edifici civili attraverso funzionalità integrate e cablate nell’impianto elettrico. Si parla di domotica fin dagli anni 70’, ma dall’inizio, questa tecnologia è stata riservata a pochi o pochissimi, dati gli alti costi di progettazione, programmazione, installazione e dei singoli dispositivi.
Un impianto domotico, prevede il passaggio filare di un cavo BUS, o l’installazione di dispositivi comunicanti attraverso radiofrequenza, scelti e selezionati in base alle necessità applicative del cliente. Oltre l’alto livello di integrabilità la domotica consente di ottenere un notevole incremento delle prestazioni e delle possibilità offerte dai diversi impianti presenti nell’abitazione, ottimizzando i consumi e permettendo l’integrazione di diverse funzioni quali controllo, comfort, sicurezza, risparmio energetico e comunicazione.
L’utilizzo di questa tecnologia può essere esteso in ambienti ampi e complessi, in questo caso parliamo di building automation, sistemi in cui illuminazione, riscaldamento e sicurezza di interi edifici (ospedali, condomini, palazzi, ecc.) vengono integrati in un unico sistema.
Le caratteristiche generalmente riconosciute dagli standard sono:
Finder propone una gamma di prodotti KNX, standard internazionale riconosciuto di domotica per la building automation.
Molte delle caratteristiche peculiari della domotica trovano medesima applicazione anche nelle soluzioni della smart home, oggi sempre più diffuse ed economiche; ma quali sono le differenze tra queste due metodologie di innovare la casa? Quando si dovrebbe preferire una e quando l’altra?
La Domotica è nata a seguito della terza rivoluzione industriale per garantire la gestione delle soluzioni civili in un unico ambiente. Con gli anni e le evoluzioni socio-economiche, l’utilizzo sempre più assiduo e prolungato di prodotti connessi ha spinto il mercato alla creazione di soluzioni meno complesse, più economiche e di largo consumo. Questi fattori, uniti alla diffusione degli smart speaker hanno così contribuito alla rapida diffusione del termine “Smart home”.
Oggi possiamo però distinguere due filoni ben distinti a cui si fa riferimento con il termino generico di Smart home:
Finder, attenta da sempre alle necessità del mercato e dei suoi clienti e partner ha pensato ad un sistema professionale e di qualità, integrabile ma non dipendente dalla rete Wi-Fi, sicuro e semplice da installare e da gestire tramite smartphone o con la voce.
Scopri YESLY, il comfort living Finder e la soluzione professionale per aumentare il comfort abitativo.